La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, su segnalazione del Ministero della Salute, richiama l’attenzione sul problema della diffusione di foto e video da parte di esercenti le professioni sanitarie che siano stati realizzati all’interno di strutture sanitarie.
Il comportamento del medico che tiene simili condotte, viola gravemente le regole della deontologia professionale. Nel giuramento professionale, al settimo capoverso, si fa infatti espresso riferimento ai principi morali di umanità e solidarietà nonché a quelli civili di rispetto dell’autonomia della persona.
Il comportamento di coloro che scattano fotografie e selfies durante l’esercizio dell’attività lavorativa nelle corsie degli ospedali o nelle sale operatorie viola la riservatezza dei pazienti ed i precetti degli articoli 3 primo comma (Doveri generali e competenze del medico) , 7 primo comma (Status professionale), 10 primo comma (Segreto professionale) e 12 (Trattamento dei dati sensibili) del codice deontologico.
In ultimo, è necessario ricordare il contenuto dell’art. 20 (Relazione di cura) del codice di deontologica medica: il medico nella relazione persegue l’alleanza di cura fondata sulla reciproca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su un’informazione comprensibile e completa, considerando il tempo della comunicazione quale tempo di cura.
Per maggiori informazioni, si invita a leggere la nota di seguito pubblicata.